Graziani: “Juve in prospettiva può avere stessa competitività del passato. Conte? Se non vince lo scudetto…”

Graziani
L'ex giocatore ha parlato

TORINO – Ciccio Graziani, ex giocatore, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva dei vari argomenti di tendenza di tutte le big di Serie A. tra cui anche la Juventus di Andrea Pirlo. Di seguito riportiamo le sue risposte: “Miglior calciatore del 2020? Immobile, ha numeri strepitosi e merita la copertina. Juventus? Se vuoi vincere devi andare sul concreto e quindi sui grandi calciatori. Una linea di ringiovanimento ci voleva e la stanno portando avanti in maniera graduale, in prospettiva possono avere la stessa competitività del passato“. Poi ecco l’excursus sulle altre big del campionato di Serie A: “Se il Milan può vincere lo scudetto e può comprare per rinforzare la rosa? Comprare tanto per comprare no, ma se pensa di puntare allo scudetto fino alla fine allora servono un rinforzo di qualità in difesa e un altro in attacco come vice Ibrahimovic. Ibra a Sanremo? Non mi sembra una buona cosa, è anomala, non fanno una bella figura“.

Juventus

Graziani ha trattato anche l’argomento Inter, Torino e l’attuale situazione sentimentale di Zaniolo che tanto sta facendo discutere: “Torino? Non cambierei niente, proverei solo a far benedire la squadra perché secondo me ha il malocchio. Doveva lottare per l’Europa league e invece è ultima in classifica con numeri spaventosi. Ci deve essere una svolta e sono fiducioso, con Belotti davanti faccio fatica che squadra possa retrocedere. Inter? Se non vince lo scudetto è un fallimento totale. Fossi Conte sarei contentissimo della squadra a disposizione, come si fa a volere una squadra più forte di questa? Eriksen sta soffrendo come altri calciatori stranieri, il nostro è il campionato più difficile perché la tattica ha un peso superiore rispetto agli altri tornei, lui come Ramsey è una vittima di questo sistema. Zaniolo? Situazione non bella, quando nasce un figlio devi assumerti delle responsabilità e non sarà semplice farlo a distanza, da genitore di Nicolò non sarei felice“.